La campagna di Vittoria … produce soprattutto vino il quale ha molto credito e si deve, a parer mio, riguardare come il migliore di quelli da pasto di tutta l’Isola. Non è composto quasi di altre viti che di grossonero, di calabrese ed incomparabilmente più da frappato.
Scriveva così nel 1808, nel suo “Giornale di Viaggio” l’abate Paolo Balsamo. Le varietà a cui si riferiva erano il Frappato ed il Nero d’Avola o Calabrese, quelle varietà autoctone da cui ancora oggi nasce il Cerasuolo di Vittoria DOCG.
Dal tipico colore rosso ciliegia, il sapore pieno e vellutato, il profumo fruttato, è il vanto dell’intraprendenza di tanti viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori che (con decreto ministeriale del 13 settembre 2005) sono riusciti ad ottenere la prestigiosa denominazione per il proprio vino nella duplice versione Cerasuolo di Vittoria e Cerasuolo di Vittoria “Classico”. Essi, lo ricordiamo, era già stati riconosciuti a DOC con DPR del 29 maggio 1973 poi modificato con Dm 6 novembre 1991.
La zona di produzione comprende i territori dei Comuni di Ragusa, Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Niscemi, Gela, Caltagirone, Licodia Eubea, Riesi, Butera, Mazzarino e Mazzarrone (in pratica cinque comuni della provincia di Ragusa, due della provincia di Caltanissetta e due di quella di Catania). Per il Cerasuolo di Vittoria “Classico” la produzione è consentita solo nei comuni di: Acate, Comiso, Chiaramonte Gulfi, Vittoria, tutti in provincia di Ragusa.
Il Cerasuolo di Vittoria DOCG presenta un colore che va dal rosso ciliegia al violaceo, un sapore secco, pieno, morbido, armonico, ed infine un odore floreale, fruttato, di ciliegia. Per il “Classico”, il disciplinare prevede 18 mesi di affinamento: il colore tenderà pertanto verso il granato acquisendo sentori più complessi di cioccolato, cuoio, tabacco.